Chirurgia generale
La sterilizzazione del vostro cane o gatto nella nostra clinica diventa un percorso da fare insieme. Il nostro intento è di spiegare le motivazioni mediche per cui risulta consigliabile la sterilizzazione del proprio animale, accompagnare e rassicurare sia voi che il vostro animale, dal primo appuntamento fino alla visita di controllo post chirurgica.
Sterilizzazione cagna
Per sterilizzazione si intende l’asportazione chirurgica degli organi riproduttori femminili, con conseguente impossibilità dell’animale a procreare . L’età indicativa va dai 6 ai 12 mesi a seconda della razza con un range compreso tra i 6 e i 14 mesi, ricordando che comunque i cani di taglia piccola sono più precoci di quelli di grossa taglia. La cagna presenta il calore ogni 6 mesi circa ad eccezione della razza basenji che presenta un solo ciclo all’anno. I motivi principali per cui tale chirurgia viene richiesta dai proprietari sono dovuti alla volontà di non avere problemi durante il calore del loro animale come perdite ematiche più o meno abbondanti a seconda della taglia, o come difficoltà di portare a passeggio la propria cagna durante il calore perché tutti i cani maschi cercano di montarla rendendo impossibile la passeggiata, o per evitare gravidanze indesiderate nel caso l’animale viva a contatto con dei cani maschi interi. A questi motivi di natura pratica si aggiungono anche delle ragioni prettamente mediche quali quella di evitare l’insorgenza di malattie a carico dell’apparato riproduttore, come le cisti ovariche responsabili di alterata produzione di estrogeni e progesterone cause a volte di manifestazioni cliniche spiacevoli o di malattie importanti. Per quanto riguarda invece le patologie che possono colpire l’utero possiamo avere soprattutto in cagne adulte la presenza dopo il calore di pseudo-gravidanza perché la mucosa uterina è per più tempo soggetta all’azione del progesterone, oppure in età avanzata la comparsa di infezioni uterine che spesso sfociano in raccolte di pus all’interno dell’utero (piometra) che costringono il proprietario ed il veterinario a praticare in sostanza una sterilizzazione in urgenza con un rischio vita notevolmente aumentato rispetto ad un intervento di sterilizzazione precoce. Altra ragione per cui è consigliabile la sterilizzazione della cagna è quella di ridurre la percentuale di sviluppare con il tempo tumori mammari poiché tali tumori sono in parte ormone dipendenti: infatti se la chirurgia viene eseguita in età prepubere o comunque entro il secondo anno di età, si riduce l’azione degli ormoni sessuali sui recettori presenti a livello del tessuto mammario. Nella cagna prepubere o comunque prima del secondo calore quasi sempre viene eseguito l’intervento denominato ovariectomia che consiste in un incisione di pochi centimetri sulla cute addominale, sufficiente alla visualizzazione e rimozione delle sole ovaie, nel caso di cagne con evidenza macroscopica (accertata al momento dell'atto chirurgico) o diagnosi documentata di problemi a carico dell'utero o delle ovaie (cisti ovariche) , verrà effettuato un intervento di ovario isterectomia, ovvero la rimozione sia di ovaie che dell’utero.
Sterilizzazione gatta
Con la sterilizzazione vengono eliminati comportamenti indesiderati legati al calore come vocalizzi incessanti. La sterilizzazione precoce nella gatta riduce lo sviluppo dei tumori mammari e dell'utero, e di altre malattie legate al malfunzionamento delle ovaie. Il momento consigliabile per sterilizzare la gatta è compreso in un intervallo tra i 6 e 8 mesi di età. Nella gatta prepubere o comunque prima del secondo calore quasi sempre viene eseguito l’intervento denominato ovariectomia che consiste in un incisione di pochi centimetri sulla cute addominale, sufficiente alla visualizzazione e rimozione delle sole ovaie, nel caso di gatte con evidenza macroscopica (accertata al momento dell'atto chirurgico) o diagnosi documentata di problemi a carico dell'utero o delle ovaie (cisti ovariche) , verrà effettuato un intervento di ovario isterectomia, ovvero la rimozione sia di ovaie che dell’utero.
Castrazione gatto
La castrazione del gatto maschio diventa per motivi igienico sanitari obbligatoria per soggetti che vivono in appartamento, soprattutto se si vuole evitare che il nostro “micio” maturo sessualmente inizi a marcare con la propria urina maleodorante tutti gli angoli della casa. In ambienti rurali è una pratica molto meno richiesta rispetto alla sterilizzazione della femmina. Nella femmina infatti c’è la paura di sorbirsi le lamentele dei vicini a causa dei continui vocalizzi emessi in prossimità e durante il calore oppure, trovarsi con una nidiata di gattini da dover gestire o sistemare .Nel maschio in molti sono abituati a pensare che se “farà danni” non dovranno comunque pensarci loro! La castrazione dei maschi è invece pratica molto importante per garantire loro una vita normale con minor probabilità di contrarre malattie importanti. I gatti non orchiectomizzati (maschi interi) infatti hanno un’altissima probabilità di essere vittime di incidenti stradali girovagando in cerca di una femmina che accetti le loro avance. Inoltre prima di riuscire ad avere le attenzioni della gattina di turno lotteranno contro tutti gli altri pretendenti maschi riportando inevitabilmente morsi e graffi che quasi sempre vanno incontro a dolorose infezioni o ascessi. Il rischio maggiore per la loro vita è però rappresentato dalla trasmissione di malattie mortali come la FIV (sindrome da immunodeficienza felina, equivalente all’AIDS umana) ed il virus della FELV (leucemia felina). L’età consigliabile per la sterilizzazione risulta essere intorno ai 6 mesi per i gatti Europei comuni e possibilmente intorno gli 8 mesi per gatti selezionati brachicefali come il Persiano e l’Esotico e razze pesanti come Maine coon e Norvegesi. L’intervento è da considerarsi ambulatoriale, ha bassi rischi chirurgici e non esoso. Consiste nell’asportazione di entrambi i testicoli in anestesia generale. L’animale non sente alcun dolore e non è conscio in nessun modo dell’impossibilità di attività sessuale. Infatti contrariamente a quanto succede nell’uomo la libido non è gestita in maniera cosciente, ma è controllata esclusivamente dalla presenza di determinati ormoni che se non secreti da determinate ghiandole (testicoli) semplicemente non è presente.
SALA CHIRURGIA GENERALE